Gent.me socie e gent.mi soci SISS
e tutti coloro che hanno piacere nel ricevere notizie dalla nostra Società,
Vi scrivo per ricordarvi che nei giorni 28 e 29 ottobre si terrà il Convegno intitolato “MISSION E COMPETENZE DEI SOCIOLOGI DELLA SALUTE: una risorsa strategica per la governance del SSN”. L’evento è organizzato congiuntamente con la sezione di Sociologia della Salute e della Medicina dell’Associazione Italiana di Sociologia (AIS), coordinata dal prof. Guido Giarelli (fondatore della SISS nonché primo Presidente).
Il Convegno si pone il fine di promuovere e sviluppare una riflessione sul ruolo dei sociologi e delle sociologhe ponendosi i seguenti obiettivi:
1. evidenziare il ruolo e le funzioni della Sociologia nella storia del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale;
2. focalizzare le competenze teorico-metodologiche e di spendibilità della Sociologia e dei sociologi della salute nei servizi sanitari e socio-sanitari;
3. condividere dati e riflessioni sulle Medical Humanities nella formazione dei professionisti della salute;
4. promuovere valutazioni sul ruolo della Sociologia della salute nei “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel SSN” (DM 77/2022).
Le riflessioni nascono in virtù delle debolezze mostrate dal nostro Servizio Sanitario Nazionale, in particolar modo nell’ambito dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali, dinanzi alla pandemia da Sars-Cov-2. La pandemia e le misure assunte hanno avviato un processo di riforme dei modelli organizzativi, con conseguenze diverse sulle dimensioni economiche e finanziarie, con ripercussioni sui determinanti di salute, sulla domanda ed offerta dei servizi sanitari e sui processi di prevenzione.
In questo processo, la sociologia e le figure professionali dei sociologi e delle sociologhe sembrano non trovare adeguato riconoscimento e valorizzazione, specie negli interventi socio-sanitari e negli interventi territoriali in genere.
L’evento si terrà a Matera presso il Polo Universitario di via Lanera. La città dei Sassi era già stata da me proposta qualche anno fa per altri eventi SISS, purtroppo riformulati in modalità online causa Covid-19. Matera, come noto, è stata nel 2019 Capitale Europea della Cultura e per questo ha rappresentato un vanto per l’Italia. La nomination è stata un’occasione di affrancamento, passando dall’etichetta di “vergogna d’Italia” degli anni ’50 con quella di “Capitale Europea della Cultura”, che si aggiunge a “Patrimonio Unesco”. Di fatto, Matera può ben rappresentare le radici della Sociologia della Salute. Proprio qui, un giovane Achille Ardigò iniziava a nutrire i primi interessi proprio sulla connessione tra Salute e Società. Proprio qui, tra i Sassi e le case coloniche de La Martella, iniziava una nuova epoca per Matera e il Mezzogiorno. Ed è proprio sul concetto di “riscatto” che oggigiorno sarebbe tanto importante ragionare: perché la pandemia (e aggiungerei la crisi sindemica) in ogni modo ha rappresentato lo spartiacque tra ciò che è stato il recente passato e ciò che potrebbe essere il prossimo futuro (nonostante i venti di guerra in corso).
Un futuro che non può e non deve relegare il concetto di Salute a mera assistenza sanitaria ma lo deve sempre più consapevolmente estendere ad ogni elemento di vita: dal corpo alla mente, dalla
società all’ambiente naturale. Un futuro nel quale la Sociologia non può più esentarsi dall’impegnarsi ed anche esporsi come disciplina; né i sociologi (soprattutto se si tratta di Sociologi della Salute) possono limitarsi a svolgere un ruolo marginale o meramente ancillare.
In quest’ottica nei mesi scorsi SISS si è fatta promotrice e partecipe di importanti petizioni: iniziative che forse ancora non hanno raggiunto il loro obiettivo, ma che se potessero anche solo
ispirare e far riflettere le future generazioni di colleghi e colleghe ripagherebbero pienamente il nostro sforzo e impegno. E non è un caso che si sia scelto di non prevedere alcuna quota di iscrizione al Convegno 2022 ma di prevedere la sola sottoscrizione della quota associativa SISS dell’anno in corso (o AIS) in modo tale da rafforzare il senso di identità e condivisione.
Da Matera dunque – fisicamente e emblematicamente – vorremmo ripartire come SISS, consapevoli dei problemi che questi ultimi anni ci hanno riservato ma altrettanto determinati a
riconoscerne i segni e non meno a superarli. La scelta della formula presenza è stata ritenuta indispensabile per recuperare il contatto umano, lo scambio diretto di riflessioni e idee, la
condivisione di esperienze e vissuti lavorativi. Matera può essere l’occasione per ritornare a vivere la SISS come un luogo di confronto, crescita e stimolo professionale; per conoscersi, incontrarsi per la prima volta o di nuovo, relazionare uno dinanzi agli altri senza la mediazione di uno schermo.
In qualità di Presidente devo ringraziare tutti i membri del Consiglio Direttivo, i Referenti Territoriali e il Consiglio di Deontologia e Certificazione. In particolar modo coloro che hanno reso
possibile le giornate di formazione a primavera scorsa e coloro che fanno parte della Segreteria Scientifica e Organizzativa del Convegno qui ricordato. Li ringrazio per l’impegno mostrato e per
rendere viva una piccola realtà associativa fatta di sociologi professionali e sociologi accademici che quotidianamente credono nella loro mission di sociologi della salute.
Resto a disposizione per ogni nuova riflessione, suggerimento, proposta e opinione, fondamentali per poter migliorare e continuare a crescere.
Il Presidente SISS
Dott. Rocco Di Santo